All sorts of things - whatever is interesting to me. - Alle möglichen Sachen - alles, was mich interessiert. - Tante cose diverse - tutto quel che mi interessa.
Sunday, September 28, 2008
Luna and the broom ...
Luna has been sick for some days and still is not a 100% back to normal, but she cannot stay still for a moment. So the broom was still not put away and she started to play with it. With the feet on the lower large part she had it move forth and back ... until the moment when she found it too fun ... well at a certain stage the stick of the broom hit her on her front ... it did not hurt all too much ... but her face ... don't know if you can imagine that ... I started to laugh like mad when I saw her face ... and she got veeeeeeery angry with me :-D
Thursday, September 25, 2008
Valentin ... or when a tumor grows for the second time ...
There's not much on the blog. Our main article is published in an online newspaper and it makes more sense to link to it.
So if you are interested to know what we are doing these days, just go to Positanonews:
http://positanonews.it/dettaglio.php?sez=Valentin+%C3%82%E2%80%93+or+when+a+tumor+grows+for+the+second+time+...&id=16920
So if you are interested to know what we are doing these days, just go to Positanonews:
http://positanonews.it/dettaglio.php?sez=Valentin+%C3%82%E2%80%93+or+when+a+tumor+grows+for+the+second+time+...&id=16920
Thursday, September 18, 2008
Computer sciences and elementary school
Today my two had another computer sciences lesson and had to "learn by heart" how a computer is built ... but: in their schoolbook only a normal computer (tower) is considered, no laptop. Only Windows is explained in there, no Linux. Now they started to read that stuff where it says that "the mouse moves the cursor" Marco comes up with "well, but we don't have a mouse, we use a touchpad" and when the book talks about "floppy disk, CD-ROM and DVD" she comes up with: but we don't have any floppy disks ... and so I had to explain they whys and whats. The fun thing was when they started, looking ahead in the pages, well, we had Windows some years ago (they started very soon with computers - Marco broke the first keyboard veeery sooon, he was not even one year old and they had their first working play laptop with 2 years) but today we have Edubuntu which is Linux, so that stuff in the book is old :-D
We started to talk a bit about the differences between Windows and Linux, proprietary vs. free software ... well it's fun ... I suppose their teacher will have a nice talk with them next Wendesday about desktops, towers and laptops, Windows and Linux and why quite a bunch of Windows software runs also on Linux (using Wine) but Linux software normally does not work with Windows ... and therefore it is clear enough what is more interesting for them :-)
We started to talk a bit about the differences between Windows and Linux, proprietary vs. free software ... well it's fun ... I suppose their teacher will have a nice talk with them next Wendesday about desktops, towers and laptops, Windows and Linux and why quite a bunch of Windows software runs also on Linux (using Wine) but Linux software normally does not work with Windows ... and therefore it is clear enough what is more interesting for them :-)
Friday, September 12, 2008
Quando una stella non c'è più ...
Quando una stella non c'è più ...
Una storia dedicata a tutti i bambini nel mondo.
Ho pensato a lungo come raccontare gli ultimi giorni e ho scelto la forma di una storia nella quale non usero nomi, eccetto quello del bambino: Ilya. Molti particolari non li posso purtroppo pubblicare qui. Quindi leggerete solo la punta del iceberg, tutto il resto della montagna rimarrà nascosto.
11 settembre 2008
La settimana scorsa arriva un messaggio di un amico nel chat nel quale mi dice che c'è un bambino che ha urgentemente bisogno di un trapianto di una parte dell'intestino. Il bambino ha appena due mesi ed gli estato esportato una parte dell'intestino. Il nome non l'abbiamo usato allora. La situazione era grave e non c'era tempo da perdere. Quindi abbiamo attivato dei contatti e vorrei ringraziare in modo molto particolare la persona che ha creato il contatto con un'ospedale ben noto a Roma. È andato tutto molto veloce, davvero. I medici a Roma si sono dimostrati molto disponibili, altro che quello che sempre si sente nelle notizie: ricordatevi, i medici qui sono in gamba e fanno quel che possono per salvare le vite e ricordatevi anche che sono in primo luogo esseri umani che hanno un'enorme responsabilità ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo.
Abbiamo anche contattato un ospedale in Germania che ha risposto qualche giorno dopo quando il contatto con Roma già c'era. Ambedue i medici, in Italia e in Germania, hanno detto la stessa cosa: il bambino era in una condizione molto grave e in pericolo di vita. Il prossimo passo quindi era creare la communicazione tra i due ospedali. Non sapevamo se fosse stato possibile avere la communicazione in inglese o meno e quindi ho chiesto alcuni colleghi se conoscevano interpreti per medicina che lavorano con la combinazione russo o ucraino e italiano. Molti hanno aiutato dandoci contatti e abbiamo conservato tutti, perché serviranno anche in futuro e quindi: grazie ai colleghi traduttori che ci hanno aiutato.
Lunedì mattina, l'8 settembre 2008, c'era poi il primo colloquio tra vari dottori e abbiamo capito che cosa ci voleva per il trasporto. Dall'incubatrice con respiratore, all'aereo militare ... insomma: era una montagna da scalare. Di nuovo abbiamo avuto aiuto da molte persone e mancava solo il colloquio con il primario dell'ospedale mercoledì mattina alle ore 9:30 ore italiane e il procedimento per il trasporto che andava avviato tramite l'ambasciata italiana. Cioè davvero poco ... eravamo molto vicino e speravamo tanto che il primario dava l'ok per il trasporto che per noi significava il via per concludere tutto.
In questi giorni abbiamo imparato tanto, davvero tanto. Non solo su livello "tecnico", ma anche su livello umano.
Era arrivato mercoledì mattina e per la prima volta quel bambino ha avuto un nome per me: Ilya. In pochi giorni anche non conoscendo personalmente molte delle persone coinvolte nasce qualcosa come una relazione personale. Eravamo un po' nervosi perché il colloquio doveva decidere su molte cose.
Alle nove ca. arriva la notizia: Ilya ci ha lasciato alle 8:30 ore italiane.
Ilya non è l'unico bambino in queste condizioni, ce ne sono altri che hanno bisogno di cure ed attenzione. Una cosa per noi è chiaro: la morte di lui non deve essere stata invana. Deve servire per dare un futuro migliore ad altri bambini.
Ancora grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato, anche a quelli che come segretari/e o ai centralini hanno accolto le nostre telefonate: avete aiutato a tentare l'impossibile. Quando vedo questo con tutto il mondo che ci viene sempre è soltanto presentato come negativo posso dire: c'è tanta forza positiva negli uomini, basta tirarla fuori.
Grazie!
Una storia dedicata a tutti i bambini nel mondo.
Ho pensato a lungo come raccontare gli ultimi giorni e ho scelto la forma di una storia nella quale non usero nomi, eccetto quello del bambino: Ilya. Molti particolari non li posso purtroppo pubblicare qui. Quindi leggerete solo la punta del iceberg, tutto il resto della montagna rimarrà nascosto.
11 settembre 2008
La settimana scorsa arriva un messaggio di un amico nel chat nel quale mi dice che c'è un bambino che ha urgentemente bisogno di un trapianto di una parte dell'intestino. Il bambino ha appena due mesi ed gli estato esportato una parte dell'intestino. Il nome non l'abbiamo usato allora. La situazione era grave e non c'era tempo da perdere. Quindi abbiamo attivato dei contatti e vorrei ringraziare in modo molto particolare la persona che ha creato il contatto con un'ospedale ben noto a Roma. È andato tutto molto veloce, davvero. I medici a Roma si sono dimostrati molto disponibili, altro che quello che sempre si sente nelle notizie: ricordatevi, i medici qui sono in gamba e fanno quel che possono per salvare le vite e ricordatevi anche che sono in primo luogo esseri umani che hanno un'enorme responsabilità ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo.
Abbiamo anche contattato un ospedale in Germania che ha risposto qualche giorno dopo quando il contatto con Roma già c'era. Ambedue i medici, in Italia e in Germania, hanno detto la stessa cosa: il bambino era in una condizione molto grave e in pericolo di vita. Il prossimo passo quindi era creare la communicazione tra i due ospedali. Non sapevamo se fosse stato possibile avere la communicazione in inglese o meno e quindi ho chiesto alcuni colleghi se conoscevano interpreti per medicina che lavorano con la combinazione russo o ucraino e italiano. Molti hanno aiutato dandoci contatti e abbiamo conservato tutti, perché serviranno anche in futuro e quindi: grazie ai colleghi traduttori che ci hanno aiutato.
Lunedì mattina, l'8 settembre 2008, c'era poi il primo colloquio tra vari dottori e abbiamo capito che cosa ci voleva per il trasporto. Dall'incubatrice con respiratore, all'aereo militare ... insomma: era una montagna da scalare. Di nuovo abbiamo avuto aiuto da molte persone e mancava solo il colloquio con il primario dell'ospedale mercoledì mattina alle ore 9:30 ore italiane e il procedimento per il trasporto che andava avviato tramite l'ambasciata italiana. Cioè davvero poco ... eravamo molto vicino e speravamo tanto che il primario dava l'ok per il trasporto che per noi significava il via per concludere tutto.
In questi giorni abbiamo imparato tanto, davvero tanto. Non solo su livello "tecnico", ma anche su livello umano.
Era arrivato mercoledì mattina e per la prima volta quel bambino ha avuto un nome per me: Ilya. In pochi giorni anche non conoscendo personalmente molte delle persone coinvolte nasce qualcosa come una relazione personale. Eravamo un po' nervosi perché il colloquio doveva decidere su molte cose.
Alle nove ca. arriva la notizia: Ilya ci ha lasciato alle 8:30 ore italiane.
Ilya non è l'unico bambino in queste condizioni, ce ne sono altri che hanno bisogno di cure ed attenzione. Una cosa per noi è chiaro: la morte di lui non deve essere stata invana. Deve servire per dare un futuro migliore ad altri bambini.
Ancora grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato, anche a quelli che come segretari/e o ai centralini hanno accolto le nostre telefonate: avete aiutato a tentare l'impossibile. Quando vedo questo con tutto il mondo che ci viene sempre è soltanto presentato come negativo posso dire: c'è tanta forza positiva negli uomini, basta tirarla fuori.
Grazie!
Wednesday, September 03, 2008
City, Am Fenster
Well the following song shall be the last one for today.
Einmal wissen dies bleibt für immer
Ist nicht Rausch der schon die Nacht verklagt
Ist nicht Farbenschmelz noch Kerzenschimmer
Von dem Grau des Morgens längst verjagt
Einmal fassen tief im Blute fühlen
Dies ist mein und es ist nur durch dich
Nicht die Stirne mehr am Fenster kühlen
Dran ein Nebel schwer vorüber strich
Einmal fassen tief im Blute fühlen
Dies ist mein und es ist nur durch dich
Klagt ein Vogel, ach auch mein Gefieder
Näßt der Regen flieg ich durch die Welt
Flieg ich durch die Welt
Einmal wissen dies bleibt für immer
Ist nicht Rausch der schon die Nacht verklagt
Ist nicht Farbenschmelz noch Kerzenschimmer
Von dem Grau des Morgens längst verjagt
Einmal fassen tief im Blute fühlen
Dies ist mein und es ist nur durch dich
Nicht die Stirne mehr am Fenster kühlen
Dran ein Nebel schwer vorüber strich
Einmal fassen tief im Blute fühlen
Dies ist mein und es ist nur durch dich
Klagt ein Vogel, ach auch mein Gefieder
Näßt der Regen flieg ich durch die Welt
Flieg ich durch die Welt
Jetzt bist du weg, Nena + Udo Lindenberg
Yes, you are right :-) I am listening to quite some music today :-)
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